Hibiscus rosa-sinensis – Era detto la rosa cinese, per la sua delicatezza. Linneo ne indicò un tipo come siriaco (invece originario della Cina orientale): curiosamente, considerato che di tutti i luoghi in cui specie di ibisco vengono rinvenute, in Siria pare ce ne sia nemmeno l’ombra. Lo troviamo infatti tra i capelli delle donne hawaiane, ne rinveniamo tracce di corteccia nelle canoe polinesiane, e lo possiamo vedere nei sorrisi dei bambini filippini, che guardano le bolle di sapone fatte con i suoi succhi.
Gli induisti ne offrono i fiori alla dea Kali: si ritiene che ci siano alcune sottili frequenze emesse dalle divinità, frequenze attivate dal colore di determinate infiorescenze. Gli dei, sensibili alle offerte dei loro fiori o foglie preferiti, emettono nell’atmosfera queste frequenze, aiutando a creare energia positiva nel luogo. Pare bello.